
Maria Montessori
Maria Montessori è nata a Chiaravalle di Ancona il 31 agosto 1870, in un momento storico molto particolare, con l’Italia finalmente unificata, grandi trasformazioni politiche e sociali e rinnovamento scientifico.
Dai 5 anni si trasferisce a Roma, dove intraprende studi scientifici e sarà una delle prime donne a laurearsi in medicina con una tesi in psichiatria. Entra poi come collaboratrice nel manicomio e scopre che vi sono internati molti bambini, chiamati frenastenici, lasciati senza cure né insegnamento. È per loro che studia tantissimo e diviene una pedagogista esperta nell’educazione di bambini speciali. Nel frattempo diventa madre, ma decide di non crescere suo figlio perché non vuole sposarsi e vuole restare una donna medico libera.
A 37 anni la vita le porta incontro la possibilità di realizzare il nuovo: le viene affidato l’incarico di creare una scuola materna in un nuovo quartiere popolare. Metterà in campo tutte le sue conoscenze e creerà la prima Casa dei bambini, che sarà un laboratorio umano ricco di amorevolezza, attenta osservazione dei bambini e piccoli miracoli, come la scrittura spontanea.
Qui nasce il famoso metodo Montessori, con i materiali da lei elaborati, l’ambiente a misura di bambino, la libertà lasciata ai bambini di lavorare a ciò che gradiscono e di muoversi, ma soprattutto con la consapevolezza rivoluzionaria che il bambino è un essere spirituale prezioso.
In seguito forma migliaia di insegnanti in Italia, in Europa ed avrà grande successo anche negli Stati Uniti. Nel frattempo il figlio va a vivere con lei e la segue in ogni viaggio, diventando suo assistente, e da lui Maria ha quattro nipoti, che le allietano le giornate.
Fin da ragazza collabora con associazioni femministe per i diritti delle donne e delle madri lavoratrici. Inoltre entra a far parte del movimento teosofico, seppure non apertamente; a 69 anni accetterà l’invito del dottor Arundale, presidente della Società Teosofica, ad andare in India per portare il suo metodo. In quest’ultima parte della sua vita, Maria Montessori può approfondire l’aspetto spirituale del suo lavoro pedagogico, accolta e riconosciuta dal popolo indiano che la venera e comprende il suo messaggio spirituale; la sua educazione diviene “cosmica”: insegna che tutti siamo collegati agli altri esseri umani, animali, vegetali, al pianeta Terra e a ciò che è presente nel cosmo.

Il divenire dell’individualità di Maria è caratterizzato da decisioni ispirate a grandi ideali e fortissime intuizioni, già da giovane ragazza e fino all’ultimo dei suoi giorni terreni a 82 anni quando, poco prima di varcare la soglia, dice al figlio che vorrebbe andare in Africa perché lì i bambini ne hanno tanto bisogno.
L’intenzionalità che si può cogliere nella biografia di Maria Montessori riguarda il desiderio di aiutare l’umanità, inizialmente come medico e psichiatra, poi come pedagogista, per una nuova educazione che liberi il bambino e gli renda possibile lo sviluppo delle sue qualità più alte e spirituali, ed infine nell’ottica dell’evoluzione dell’umanità a partire dal bambino, padre dell’uomo, in relazione a tutto il cosmo. Un profondo senso di verità e libertà la guidano, unitamente a un grande amore e rispetto per l’individualità di ogni bambino.
A cura di Elisa Tirelli
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