"Divenire un io completo è un'arte: si può e si è ciò che si vuole. Si è più o meno io nella misura in cui si vuole" Novalis
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Qualche mese fa, insieme all’Associazione Arte dell’Io e Umanità abbiamo scelto di soffermarci, in un incontro on line per ricordare Marcus Fingerle ad un anno dalla sua rinascita al cielo, sull’ultimo messaggio che Marcus ci ha lasciato rispetto agli adolescenti ossia la necessità di creare, con loro e per loro, spazi di calore in cui ci si possa incontrare in modo autentico.
Per chi non lo avesse conosciuto, Marcus è stato un uomo che negli anni ha incontrato e sostenuto tanti bambini, ragazzi, genitori, insegnanti e ci ha donato molte riflessioni sull’essere umano in continuo divenire. Nel concreto, con umiltà, ricerca, ascolto autentico, contemplazione della sfera del mistero, è stato insegnante di storia e filosofia in un liceo veronese e si è occupato di pedagogia curativa e consulenza pedagogica con dedizione, serietà, ironia e devozione.
Nei quattro incontri che proponiamo partiremo proprio dalla sua visione dell’essere umano, a noi cara, per sostenerci vicendevolmente nel cammino comune di crescita che in realtà riguarda, oltre che gli adolescenti, tutti quanti noi.
Ombretta Brendolan e Cristiana Linetti
La partecipazione al seminario consente l’accreditamento di 12 crediti formativi ECP dal Provider SIAF Italia®.
PROGRAMMA DEI QUATTRO INCONTRI ONLINE
Martedi 25 ottobre, 18.00 – 19.30 – INCONTRO INTRODUTTIVO APERTO
1° TAPPA / La mappa
Il ragazzo adolescente: un mistero da scoprire con atteggiamento interrogante.
In questo primo appuntamento introdurremo il tema dell’adolescenza. Ci ricollegheremo al mandato che Marcus Fingerle ci ha lasciato: “…oggi più che mai è necessario creare spazi di calore che accolgano e accompagnino i ragazzi …” E daremo avvio al nostro viaggio.
Creando uno spazio di calore dentro di noi per andare, incontro dopo incontro, sempre più verso la conoscenza del mondo del ragazzo adolescente. Il nostro anelito è quello di incontrare e sostenere gli educatori come noi che, a vario titolo, hanno a cuore gli adolescenti ed il loro immenso mondo sfaccettato. Insieme solleciteremo quella sana curiosità che permette la scoperta dell’unicità del singolo e apre alla meraviglia del divenire.
“Lo sguardo che cura” mette al centro del percorso la relazione, vera e propria parola chiave, tra educatore e ragazzo. A nutrire questa relazione concorreranno alcune informazioni conoscitive e degli esercizi che ci permettano di creare lo spazio interrogante interiore necessario per portare calore nella nostra osservazione, illuminare la nostra intuizione e rendere amorevoli le nostre azioni nell‘accompagnare il ragazzo nel suo viaggio di scoperta. Le riflessioni che nasceranno da questo incontro saranno per noi spunto e guida per eventuali approfondimenti negli incontri che seguiranno.
Martedi 8 novembre, 18.00 – 19.30
2° TAPPA / L’ equipaggiamento
Panoramica sul mondo dell’adolescente “Ricercatore” della propria identità. Purificazione dello sguardo dell’adulto.
Osserveremo atteggiamenti e comportamenti contraddittori, provocatori, disorientanti, misteriosi, spesso giudicati da noi adulti, svelando la loro sana funzione nel percorso di ricerca della fase adolescenziale e quanto questi stessi comportamenti rivelino all’educatore bisogni e temi che il ragazzo necessita di affrontare. Offriremo un esercizio che conduca ciascuno di noi verso una esperienza di purificazione dello sguardo per sperimentare un’osservazione della realtà sgombra dal giudizio e colma di indicazioni oltre che di nuovi interrogativi che apriranno al desiderio di approfondire e alla fiducia nel nostro e altrui divenire
Martedi 22 novembre, 18.00 – 19.30
3° TAPPA / La comprensione
La nuova nascita. Nostalgia del passato, richiamo dal futuro e il calore necessario perché l’Io possa venire alla luce.
Ci concentreremo sull’analisi dei sentimenti contrapposti che caratterizzano la crisi adolescenziale (dalla nostalgia del passato al richiamo dal futuro) e proporremo alcune esperienze che ci avvicinino empaticamente al sentire dell’adolescente in un’ottica di com-prensione . Parleremo delle parole, dei gesti, dei contesti, delle esperienze, dei pensieri e delle azioni che riscaldano
come anche dei “centri di calore” verso i quali ci ha introdotto Marcus.
Martedi 6 dicembre, 18.00 – 19.30
4° TAPPA / Compagni di viaggio
Ragazzi che aprono varchi, adulti che scoprono sentieri. Viaggio nell’autentico incontro.
È il tempo di una comunicazione che non prescrive, ma configura la libertà e rende possibile la visione del futuro.
Saremo a questo punto pronti per parlare del difficile, ma indispensabile cambiamento nell’approccio educativo. Parleremo delle qualità da allenare nell’educatore non più “stimato comandante” ma “equilibrato e degno compagno di viaggio”, della comunicazione efficace e dei sentimenti che, se coltivati, creano possibilità nel processo di crescita del ragazzo.
ISCRIZIONE
La partecipazione al primo incontro del 25 ottobre è aperta a tutti. E’ necessario iscriversi entro il 22 ottobre utilizzando questo modulo:
Per partecipare ai successivi tre incontri – 8 e 22 novembre, e 6 dicembre – è necessario fare esplicita domanda di ammissione all’associazione, versare la quota associativa ordinaria annuale di € 20, ed essere ammessi come soci e quindi versare la quota prevista di 60 euro per l’intero ciclo di incontri (più IVA nel caso di richiesta fattura).
La domanda di ammissione a socio e il modulo di iscrizione ai tre seminari vanno compilati online entro il 5 novembre 2022:
Il versamento va effettuato sul conto corrente bancario intestato ad Arte dell’Io e Umanità (Banca Etica, IBAN IT90 C050 1811 7000 0001 2210 985) indicando nella causale il proprio nome, cognome e la dicitura “Quota associativa 2022 + Seminario Lo sguardo che cura”.
Per agevolarne l’accesso, ai giovani fino ai 28 anni viene riconosciuta una riduzione del 50% sulla quota di iscrizione, la quale ammonta quindi a €30, cui va aggiunta la quota associativa di € 20.
Nell’impossibilità di partecipare al seminario, è possibile richiedere le registrazioni dei quattro incontri. Queste registrazioni riporteranno la parte seminariale degli incontri, e non conterranno interventi e lavori di condivisione tra i partecipanti online. La domanda per ricevere questi contenuti, si trova a questo collegamento:
Il costo per la registrazione dell’intero ciclo di appuntamenti è di 60 euro (più IVA nel caso richiedeste la fattura) a cui si sommano 20 euro per la quota associativa ordinaria annuale ad Arte dell’Io e Umanità. Il versamento va effettuato sul conto corrente bancario intestato ad Arte dell’Io e Umanità (Banca Etica, IBAN IT90 C050 1811 7000 0001 2210 985) indicando nella causale il proprio nome, cognome e la dicitura “Quota associativa 2022 + registrazioni Lo sguardo che cura”.
RELATRICI
Ombretta Brendolan – Sono Ombretta Brendolan, ho 48 anni, sono sposata con Stefano e sono mamma di Michele che ha 17 anni e di Elisa che ne ha 12. Mi sono avvicinata all’Antroposofia collaborando come educatrice presso la scuola Waldorf di Ferrazze a Verona. Ho approfondito lo studio della pedagogia steineriana e lo studio dei temperamenti umani, delle fiabe e della comunicazione per immagini e dell’arte alla luce dell’antroposofia come strumenti educativi e la ricerca in questo ambito, che sento appartenermi nell’intimo, è diventato il riferimento e il filo conduttore che accompagna e si intreccia ad ogni altro ambito della mia ulteriore formazione. Mi sono laureata in pedagogia presso l’Università di Verona ed ho collaborato con l’Istituto di terapia familiare di Verona creando “SELE”, lo Spazio Espressivo Ludico Educativo per bambini e ragazzi che gestisco come professionista autonoma da circa vent’anni. Con la frequentazione del Master di Mediazione Familiare a indirizzo sistemico presso l’Università di Verona ho approfondito le tematiche relative alle relazioni familiari e genitoriali e al conflitto di coppia. Successivamente e a tutt’oggi intervengo come didatta allo stesso Master nella sezione di formazione pedagogica ed ho inoltre formulato un pacchetto formativo di approfondimento, su richiesta degli studenti, al quale è possibile accedere parallelamente alla frequentazione del master o su richiesta autonoma dopo un colloquio conoscitivo. La Comunicazione Empatica di Rosemberg è uno degli altri ambiti di autoformazione che amo coltivare in modo permanente come anche la musica e il cucito creativo. Presso l’Università Cà Foscari di Venezia ho ricevuto formazione per coordinare il progetto SFP che ha ospitato circa 60 famiglie al Centro famiglie di Prova di San.Bonifacio per una esperienza formativa con l’obiettivo di rinforzare i legami familiari. Presso le scuole dell’infanzia e primarie intervengo nella formazione genitoriale e degli insegnanti. Seguo oggi un percorso di studio personale di carattere biografico accompagnata. Convinta oggi più che mai che il mio compito sia coltivare “lo sguardo che vede la persona e in particolar modo il bambino nella sua potenzialità e unicità” ho partecipato e approfondito nel tempo gli spazi di formazione offerti in particolar modo da Paola Forasacco, Marcus Fingerle e Henning Kohler e scelgo di continuare a tenere vivo in me il loro insegnamento e mandato di Amore infinito per i bambini, i ragazzi e la persona umana nel suo divenire.
Cristiana Linetti – Mi presento: il mio nome è Cristiana (Linetti). Sono un essere umano con una vita ricca di relazioni significative e perennemente in movimento. Dopo un’infanzia quieta e abbastanza silenziosa ed un’adolescenza sufficientemente turbolenta e ribelle, da quando sono diventata mamma di Davide (15 anni) ed Eva (quasi 13) ho iniziato un percorso di crescita che mi porta a farmi sempre più domande e a mettermi in gioco con entusiasmo per perseguire quegli ideali che mi appartengono da sempre ma che l’antroposofia, passo dopo passo, mi sta aiutando a mettere a fuoco. I figli sono stati, e sono tutt’ora, un vento che mi spinge a “crescere” e a scardinare la mia fondamentale pigrizia sia fisica che mentale. Ora che ho 50 anni compiuti sono felice di aver intrapreso, da circa un anno, il cammino verso la conoscenza della Biografia Personale (da qui la richiesta di Paola Forasacco e Arte dell’Io e Umanità a portare il mio contributo genitoriale in questi incontri sull’adolescenza) che negli anni precedenti avevo solo sfiorato. Quando i ragazzi erano piccoli ho frequentato anche il corso quadriennale in Ginnastica Bothmer e Spacial Dynamics con il solo obbiettivo di entrare sempre meno superficialmente nello sfaccettato e affascinante mondo che Rudolf Steiner presenta come possibilità di cammino verso la conoscenza. Solo per completezza d’informazione: dopo aver ottenuto il diploma Magistrale ed aver abbandonato circa a metà il percorso universitario in Scienze dell’educazione, ho conseguito il diploma di operatrice shiatsu ed ho operato per anni nel settore del “benessere olistico”. Non mi è ben chiaro quale sarà il mio compito specifico durante i 4 incontri che ci apprestiamo a proporre ma so per certo che risuona sempre più dentro di me il mandato di Marcus Fingerle di creare spazi di calore per tutti i ragazzi che, in questi tempi complessi, stanno attraversando il terzo settennio della loro vita su questa terra. Il motto che mi muove e che ho fatto mio in questo ottavo settennio della mia vita (e che riesce a mettere parzialmente a tacere le mie insicurezze) è “Se non io, chi per me? Se non ora, quando?”.