Ita Wegman, medico

7 Maggio 2019 Off Di Amelie
Nella vita, proprio per raggiungere un’evoluzione spirituale, si viene spesso condotti in situazioni difficili, nelle quali la malattia può svolgere un grosso ruolo, e che sono un richiamo a fare di tutto per arrivare a situazioni nuove. Molte volte si pensa che ciò non sia possibile, ma ho sperimentato spesso che di fronte a necessità reali spesso nascono opportunità.”

Ita Wegman
(Java 22 febbraio 1876 – Arlesheim 4 marzo 1943)
Responsabile della Sezione di Medicina della Libera Università di Scienza dello Spirito di Dornach
Ita Wegman fece dell’arte medica il proprio compito di vita.
Fu donna d’iniziativa, libera, indipendente ed originale, dotata di grande coraggio interiore, capace di estrema fedeltà a sé stessa e dedizione al suo inesauribile lavoro. Portò nuovi impulsi nel campo della medicina, del massaggio, delle frizioni e dei bagni terapeutici, della nutrizione, dell’ostetricia, delle arti terapeutiche e della pedagogia curativa.
Nasce a Java, in Indonesia, da genitori coloni olandesi e trascorre la sua infanzia e giovinezza tra qui e l’Olanda, dove si diploma in educazione fisica terapeutica. Ventisettenne, si trasferisce a Berlino e partecipa alla vita culturale e artistica della città, fino a che conosce Rudolf Steiner, cui sarà legata da un’incrollabile amicizia; lui le consiglia di spostarsi a Zurigo per intraprendere gli studi in medicina verso cui è orientata. Qui vive insieme a studenti provenienti da ogni parte del mondo.
Più tardi fonda una clinica ad Arlesheim, nei pressi di Dornach (Basilea), dove nel frattempo è sorto il Goetheanum, l’edificio sede delle attività antroposofiche. Nel 1924 diventa responsabile della Sezione Medica della Libera Università di Scienza dello Spirito. Scrive con Rudolf Steiner Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica.
Dà vita assieme ai suoi collaboratori a varie cliniche in Europa, organizza corsi di formazione per giovani medici ed infermiere e fonda la casa di cura “Andrea Cristoforo” ad Ascona, nel sud della Svizzera e poco dopo “La Motta” a Brissago, dove salverà dalla deportazione e dall’eutanasia moltissimi bambini bisognosi e ospiterà e aiuterà nella guarigione profughi, orfani e adulti in crisi biografica.
Con i suoi modi autentici, il suo senso dell’umorismo, la sua energica presenza e le sue parole, calde di vivo interesse per ogni essere umano, era capace di trasmettere forze di guarigione. L’ampliamento dell’arte medica, di cui si fece portatrice, intende una trasformazione del pensare materialistico in termini di salute. Ita è stata ed è tuttora una figura di riferimento e di ispirazione per medici, educatori, pedagogisti e terapeuti.
Muore ad Arlesheim il 4 marzo 1943, circondata dall’amore dei suoi fedeli collaboratori.
Libri consigliati:
Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica di Ita Wegman e Rudolf Steiner.
Resistenza spirituale e superamento di Peter Selg.

a cura di Alessandra Fabris