Rosa Mayreder, una vita in ricerca di libertà dello spirito e della pace

Rosa Mayreder, una vita in ricerca di libertà dello spirito e della pace

2 Marzo 2022 0 Di Amelie

Si saprà cosa sono le donne solo quando non verrà più detto loro come devono essere.

Dai desideri e bisogni degli uomini è costruita la ´vera femminilità´; hanno creato le condizioni, secondo le quali si deve educare tutto il femminile.

Queste sono citazioni importanti che segnano il cammino di vita di Rosa Mayreder.

Lei nasce nel 1858 a Vienna in una famiglia borghese, in una casa grande – per lei troppo buia e rumorosa – in una famiglia numerosa, avendo dodici tra fratelli e sorelle. I periodi più felici li passa d’estate in campagna dove corre liberamente nella natura e accoglie le bellezze che la circondano. Rosa chiama questo posto il suo “paradiso d’infanzia”: con le trecce per aria si arrampica sugli alberi, osserva formiche, ragni, farfalle e scarafaggi.

Andando avanti negli anni sente il suo cammino educativo poco soddisfacente perché lei non può approfondire le sue capacità di scrivere e dipingere, per le quali ha un talento. Il compito che le viene attribuito dalla famiglia e dalla società è quello di soddisfare i bisogni del futuro marito e di essere all’altezza di entrare nel mondo borghese. Lei si ribella, perché i fratelli possono godere di tante libertà, che a lei non sono concesse. Scrive le prime poesie e inizia a dipingere. A 15 anni compone il suo primo testo di teatro.

Non vuole soddisfare le aspettative che le vengono incontro in quanto donna e da adulta si occupa della questione femminile, si appassiona all’arte del rinascimento in un viaggio per l’Italia, sposa un amico a 21 anni che la sostiene nei suoi interessi. Per un breve periodo si avvicina alla teosofia e fa amicizia con Rudolf Steiner. Rosa scrive libri che si occupano della questione femminile, di pacifismo e diventa una figura di rilievo in questi ambiti. Nel suo capolavoro Critica della femminilità accusa intellettuali uomini di non avere degli argomenti validi o prove per dimostrare che le donne non sono adatte a studiare. Si muove nel mondo intellettuale di Vienna, dove ormai le porte le si sono aperte. Partecipa anche come artista di pittura ad acquarello a esposizioni importanti. Le riesce tuttavia sempre difficile integrarsi del tutto in un gruppo, critica il femminismo socialista perché lei parte dalla possibilità di sviluppare la propria individualità, non crede all´ intelligenza del gruppo. Apre un’accademia d’arte per donne escluse dalle università statali.

A 53 anni però la sua vita cambia del tutto: muore il suo amico più caro Karl Kuhn e suo marito Karl è sempre più affetto da crisi nervose, finché finisce in una profonda fase maniaco-depressiva. Rosa lo curerà per 23 anni fino alla sua morte. In questo periodo lei deve ridurre le sue ambizioni personali, ma dopo i 76 anni avrà ancora un momento di grande creatività fino alla sua morte a 80 anni.

A cura di Monika Mallojer